Il film Better Man su Robbie Williams: 5 ragioni per vederlo

Non avremmo mai pensato che il film Better Man su Robbie Williams sarebbe stato tanto avvincente. Anzi a dire il vero non avremmo mai immaginato che uscisse una movie del genere. Insomma, la storia di uno degli artisti più famosi di sempre la conosciamo tutti, a grandi linee.

Cantante emergente con i Take That negli anni ‘90, ha lasciato la band e avviato una carriera solista che lo ha impresso tra i big della musica. Non è stata semplice la sua scalata al successo; ma quello che si è rivelato più difficile è stato il confronto con i suoi demoni interiori, che lo hanno portato agli eccessi in termini di depressione e dipendenze. Fino all’epilogo felice con il raggiungimento di un equilibrio.

Questa sembra la storia di molti artisti del mondo dello spettacolo. Come ha potuto dunque un film biografico e musicale trasporre in maniera tanto originale e coinvolgente una trama banale? Ecco di seguito 5 ragioni per cui il film Better Man su Robbie Williams è una pellicola da non perdere.

5 ragioni per vedere il film Better Man su Robbie Williams

1. Il personaggio principale come uno scimpanzè

Il punto focale della storia è sulle sembianze del protagonista. Non vediamo mai Robbie Williams con la sua faccia ma in ogni scena lui ha il volto di una scimmia, anche nelle scena da piccolo Il tutto realizzato con tecniche precise di CGI utilizzando la tecnologia di motion capture, che non da assolutamente fastidio (come avviene invece in altri film). Williams è interpretato dall’attore Jonno Davies e il doppiaggio è di Williams.

Molti critici hanno visto in questo una metafora del Rocket Man di Elton John unito all’universo del pianeta delle scimmie. Robbie Williams stesso ha spiegato che è con queste sembianze che lui vede se stesso, come uno scimpanzé, un saltimbanco animalesco che sul palco fa divertire il pubblico. Anche nello stesso film Better Man il protagonista si definisce un intrattenitore. Robbie si ritiene quindi un artista meno evoluto e preciso rispetto ad altri, ma sicuramente più autoironico e carico di passione per quello che fa, empatico con il pubblico e capace di comunicare.

E dopo pochi minuti dall’inizio ci si dimentica completamente che il viso di Robbie è una scimmia in CGI, perché quell’immagine diventa parte integrante della trama.

2. I retroscena che molti non conoscono

Durante la storia scopriamo elementi nuovi sulla vita di Robbie Williams, come il rapporto conflittuale con il padre, che ha abbandonato la famiglia per fare il cantante di night club e pub. Il quale però ha il merito di averlo reso quello che è e condotto al successo musicale. L’abbandono del padre è la molla che ha fatto scattare in Robbie il desiderio di essere meglio di lui, di diventare una star e dimostrare di avere quella “cosa”, ovvero il fattore X di una star.

Nel film Better Man ci sono molti altri dettagli e aneddoti sulla vita di Robbie Williams che non conoscevamo o che abbiamo rimosso. Ad esempio la storia d’amore con Nicole Appleton delle All Saints, i battibecchi con Liam Gallagher, il lavoro musicale svolto con il produttore Guy Chambers, le incomprensioni con l’amico d’infanzia Nate, l’amore per la nonna e la madre. Conoscevamo bene invece il rapporto di amicizia mista ad antipatia con Gary Barlow. E nel film la vediamo bene anche se tra i due non si arriva mai allo scontro aperto.

3. L’elemento comico e romanzato

Robbie Williams racconta la storia della sua vita fin dall’inizio della sua carriera, quando è un piccolo cantante in erba istruito e animato dal padre a imitare Frank Sinatra. E arriva fino a quando si esibisce a Knebworth, di fronte a 125.000 fan, e poi in uno spettacolo a teatro. Sostanzialmente la trama copre circa 3 decenni.

Il tutto è narrato con umorismo e autoironia. E soprattutto con molta fantasia che porta il regista a mostrare le lotte interiori del protagonista e le sue allucinazioni come una sorta di romanzo fantasy, in cui Robbie è un guerriero che lotta contro altre persone o contro altre versioni di se stesso.

Rispetto a film biografici musicali di successo, come Bohemian Rhapsody, questo è davvero l’elemento originale che fa di Better Man un capolavoro. E paradossalmente l’aspetto da scimmia rende Robbie Williams più uomo di chiunque altro, alle prese con le sue debolezze, la mancanza di perfezione, la droga e l’alcol. E ce lo ricordiamo con quel piccolo quadernetto in mano, in cui annotava in maniera confusionaria le strofe delle sue canzoni.

4. Chi è il regista di Better Man Michael Gracie

Michael Gracey è un regista australiano noto principalmente per “The Greatest Showman” (2017). Cresciuto a Melbourne, ha iniziato la carriera negli effetti visivi e nei video musicali, costruendo una reputazione nella pubblicità con spot di successo nel Regno Unito e negli Stati Uniti. Dopo aver lavorato per lo studio di animazione Animal Logic, ha esordito come regista cinematografico con “The Greatest Showman”, ma ha anche avuto progetti mai realizzati come gli adattamenti di “Naruto” e “Daughter of Smoke and Bone”. La sua filmografia include lavori come regista, produttore, sceneggiatore e artista degli effetti visivi. Se vi è piaciuto quindi “The Greatest Showman”, apprezzerete sicuramente anche Better Man!

5. Riascoltiamo le canzoni che hanno fatto la storia

In Better Man ci sono grandi sequenze musicali e brani che hanno segnato un’epoca e che potete riascoltare in una nuova veste. Williams ha infatti registrato nuovamente molte delle sue canzoni presenti nel film e diverse le potete sentire a cappella. Tra queste Feel, I Found Heaven, Rock DJ, Come Undone, Something Beautiful, Forbidden Road, Relight My Fire, She’s the One, Angels, Let Me Entertain You, Better Man.

Il contesto delle scene più da musical è sempre davvero spettacolare: l’esibizione dei Take That al Piccadilly Circus, il ballo tra Robbie e Nicole Appleton sulla barca, la preparazione del nuovo alum di Robbie da solista assieme a Guy Chambers. Risulta davvero difficile trovare una scena debole in questo film. E voi siete già stati al cinema a vederlo? Di seguito il trailer ufficiale.

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