Le cover famose di Sweet Dreams dagli Eurythmics

Sweet Dreams (Are Made of This) è una delle canzoni più memorabili degli anni ‘80. Pubblicata nel 1983 come singolo estratto dall’omonimo album degli Eurythmics, ha ispirato numerosi remake, cover e reinterpretazioni nel corso degli anni. Il più celebre è quello dei Marilyn Manson ma ce ne sono stati molti altri. In questo articolo andiamo a riascoltare i più famosi.

Il brano Sweet Dreams dagli Eurythmics

Il brano Sweet Dreams (Are Made of This) è stato scritto da Annie Lennox e David A. Stewart, i due membri principali degli Eurythmics, che hanno anche curato la produzione. La voce magnetica e profonda di Annie Lennox è uno degli elementi più riconoscibili della canzone, che si fonde con le innovative sonorità elettroniche create da Stewart.

Gli Eurythmics sono un duo britannico in attività dal 1980. Annie Lennox, cantante e musicista scozzese, e David A. Stewart, chitarrista e produttore, hanno portato una ventata di innovazione nel panorama musicale grazie al loro mix di synth-pop, new wave e sperimentazione elettronica. Con il loro stile unico e i videoclip d’impatto, come quello di Sweet Dreams, hanno ridefinito i confini della musica pop negli anni ’80.

Il brano ha raggiunto la prima posizione della classifica Billboard Hot 100 negli Stati Uniti e si è piazzato ai vertici delle classifiche internazionali. È celebre per il suo ritmo ipnotico, il testo enigmatico e il video musicale altrettanto surreale, in cui Annie Lennox sfoggia un look androgino e anticonformista.

Di cosa parla il testo di Sweet Dreams

Il testo di Sweet Dreams (Are Made of This) degli Eurythmics è oscuro e aperto a molte interpretazioni. Affronta temi universali legati all’ambizione, al desiderio e alla ricerca di un senso nella vita.

La canzone riflette sull’idea che tutti gli esseri umani inseguono i propri sogni e desideri, ma spesso ciò che cercano è influenzato da motivazioni egoistiche e da un senso di insoddisfazione. Il ritornello, con la celebre frase “Sweet dreams are made of this, who am I to disagree?“, suggerisce che la natura dei sogni e delle ambizioni sia soggettiva e talvolta discutibile. Ma l’individuo non può evitare di sognare. Alcuni di questi sogni non sono solo desideri ma ci manipolano mentalmente: ci fanno credere che siamo noi ad avere potere su di loro ma in realtà è il contrario.

Inoltre l’avere dei sogni non è sempre una fonte di positività: a volte sognare troppo ci fa staccare dalla realtà, ci rende insoddisfatti di quello che abbiamo e ci spinge a vagare alla ricerca di un significato della propria vita o di una realizzazione impossibile. I sogni devono sempre scontrarsi con la durezza del mondo reale, in cui non tutto è come vorremmo.

Annie Lennox e David A. Stewart hanno rivelato che il brano è nato in un periodo di difficoltà nella loro carriera e nella loro relazione personale. Nonostante le tensioni, la canzone è diventata una sorta di riflessione su come andare avanti e trovare motivazione anche nelle situazioni complicate. Questa combinazione di testo profondo e sound elettronico ha reso “Sweet Dreams” un brano senza tempo, ancora oggi apprezzato dai fan e da altri musicisti.

Le cover famose di Sweet Dreams (Are Made of This) degli Eurythmics

Come dicevo all’inizio Sweet Dreams ha ispirato molti musicisti e artisti nel corso degli anni, che l’hanno reinterpretata alla loro maniera. Ecco le versioni più famose.

1. Marilyn Manson (1995)

Marilyn Manson ha trasformato Sweet Dreams in una versione oscura e inquietante, accentuando i toni sinistri del testo. Questa reinterpretazione è stata un grande successo e ha contribuito alla popolarità della band rock metal, accompagnata da un video altrettanto disturbante.

Il video musicale, diretto dal fotografo americano Dean Karr, è stato girato nel centro di Los Angeles e mostra il frontman della band in atteggiamenti trash e assurdi. Su MTV ha avuto un grande successo ed è stato nominato come miglior video rock agli MTV Video Music Awards del 1996. Anche questa versione dei Marilyn Manson a sua volta ha ricevuto numerose citazioni e riarrangiamenti da parte di altri artisti.

2. Emily Browning (2011)

Nel film Sucker Punch del 2011 di Zack Snyder troviamo una cover di Sweet Dreams in versione lenta e minimalista. Realizzata da Emily Browning, ha un tono più pop e malinconico.

3. Avicii (2012)

Nel 2012 il dj e produttore svedese Avicii (che ci ha lasciato prematuramente nel 2018), ha prodotto un remix di Sweet Dreams. La versione è molto dance: il testo è quello originale ma il riff elettronico la rende più adatta alle situazioni da discoteca moderna.

4. Tanghetto (2004)

Tanghetto, gruppo musicale argentino di Buenos Aires, ha rielaborato Sweet Dreams in versione electro tango. La canzone è strumentale, senza parte cantata, ma il sound è comunque coinvolgente grazie all’unione di elettronica, sonorità etno, jazz e tango.

Se volete scoprire altre versioni del brano, vi consiglio di ascoltare quella di Neja (genere gospel house jazz) e quella del rapper Swing Feat. Dr. Alban (genere rap dance).

Riascolta la canzone “Sweet Dreams” degli Eurythmics su YouTube

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